Perché vale la pena di vivere

“Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Be’, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me… io direi… il buon vecchio Groucho Marx  tanto per dirne una, e Joe Di Maggio e… il secondo movimento della sinfonia Jupiter… Louis Armstrong, l’incisione Potato Head Blues… i film svedesi naturalmente… L’educazione sentimentale di Flaubert… Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili… mele e pere dipinte da Cézanne, i granchi da Sam Wo, il viso di Tracy…”

Manhattan, Woody Allen

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4 comments on “Perché vale la pena di vivere

  1. Woody Allen é un uomo costantemente in bilico tra genialità e pazzia, e quindi la qualità dei suoi film dipende molto dallo stato d’ animo in cui si trova quando li scrive e quando li gira: quand’ é in forma ti spanci dalle risate, quando non é in vena i suoi film sono quasi inguardabili.
    Io sono un fan di Woody Allen piuttosto atipico, perché nel filone degli inguardabili ci metto anche alcune delle sue pellicole più amate, come “Io e Annie” e “Hannah e le sue sorelle.” Mentre invece altri film bistrattati anche dai suoi fan più accaniti, come “To Rome with love”, io li ho adorati profondamente.

    1. Aggiungo alla lista dei capolavori, Interiors e soprattutto Un’altra donna
      In pochi li avranno visti.
      Nonostante il suo rapporto discutibile e controverso con le donne, pare conoscerle in ogni dettaglio, anche il più profondo e doloroso

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