Nanda

Fernanda Pivano, compagna di liceo di Primo Levi, insieme al quale fu rimandata, all’esame di maturità, per dei temi ritenuti “inadeguati” dalla commissione d’esame, ebbe come insegnante Cesare Pavese che la spinse alla conoscenza della letteratura americana.

Tradusse e portò in Italia l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master, Foglie d’erba di Walt Whitman, Addio alle armi di Hemingway (che le costò l’arresto durante il regime fascista), poi Francis Scott Fitzgerald, Bukowsky, Henry Miller, David Foster Wallace, Jack Kerouac…

Fu circondata dai grandi maledetti …uno strano karma le fece stringere rapporti di intima confidenza con i più noti suicidi della letteratura, a partire proprio dal suo mentore, Cesare Pavese.

Fu critica musicale e affezionata amica dei più grandi cantautori italiani, primo tra tutti Fabrizio De Andrè

Si spense all’età di 92 anni con un funerale celebrato da Don Andrea Gallo.

Una donna speciale.

Una vita preziosa ed intensa.

“Nella mia Kasbah, qui a Trastevere, venni a vivere quindici anni fa. Era un antichissimo palazzone diviso in due ali, ciascuna con un suo giardinetto e ciascuna suddivisa a sua volta in due ali. Ogni ala aveva una decina di appartamenti allineati, piccolini, non più di cento metri quadrati, tre stanze disposte su tre piani collegati da una scala a chiocciola che terminava su un terrazzino coi muri color ocra, quel rosato che ritorna su tuttii i vecchi muri romani sotto il sole del tramonto.”

Fernanda Pivano

La mia Kasbah

 

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